n. 1/2022 – I Public Affairs per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità

di Pierpaolo Pota | Director | Cattaneo Zanetto & Co.

Con questo articolo intendiamo proporre un nuovo angolo di lettura del tema sostenibilità analizzando come i Public Affairs possono essere determinanti nel raggiungere gli obiettivi ESG.

Nel presente lavoro ci soffermeremo in modo più dettagliato sul tema del “Commitment”, e, in particolare, sul Protocollo di Trasparenza, che riteniamo sia un elemento essenziale, seppur non esaustivo, per realizzare questo nuovo approccio dei Public Affairs. Sulla base dell’esperienza maturata, Cattaneo Zanetto & Co. ha quindi individuato le regole di condotta, costitutive del Protocollo di Trasparenza, di cui un’azienda dovrebbe dotarsi nel dialogo e ingaggio con le Istituzioni.

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n. 1/2020 – Covid-19: l’impatto su politica e policy

La grande pandemia avrà effetti sul contesto d’impresa che vanno ben oltre il breve periodo. Capire in anticipo quali cambiamenti permettono all’impresa di adattare in tempo strategie e comportamenti, inseguendo il vantaggio competitivo e minimizzando i rischi.

Dal nostro osservatorio vediamo due grandi fronti di cambiamento: la politica e le policy. Ciascuno di questi presenta sfide che riguardano il rapporto tra politica, istituzioni, opinione pubblica e business. Vogliamo cercare di identificare questi trend, supportando l’analisi con dati di fonti autorevoli.

Concludiamo il nostro report identificando alcune raccomandazioni per i business leader. Il cambio di paradigma richiede infatti decisioni forti delle aziende e dei settori industriali, sia nella market strategy che nella strategia dedicata al «pre-mercato».

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n. 1/2019 – Digital lobbying: una metodologia

di Paolo Zanetto | Partner | Cattaneo Zanetto & Co.

Una campagna di lobbying è essenzialmente una campagna di marketing. Esiste un target (i decisori istituzionali), una segmentazione, un posizionamento. Gli strumenti del marketing evolvono ma la metodologia – robusta – si riconferma, pur aggiornandosi. Lo stesso vale per le campagne di lobbying: la potenzialità degli strumenti digital dà forza e prospettiva alla metodologia alla base del lobbying, senza per questo cambiarne la radice.

Questa edizione di Management & Lobbying vuole fare lo sforzo di ritornare ai fondamentali per proporre una metodologia mista tra strumenti digitali e tradizionali per un’attività di lobbying di successo. Parafrasando la massima di Clausewitz su politica e guerra: il digital lobbying è la continuazione del lobbying con nuovi mezzi.

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n. 1/2018 – Dalla torre alla piazza: il nuovo paradigma delle lobby

di Alberto Cattaneo | Partner | Cattaneo Zanetto & Co.

Interagire con le istituzioni significa, in sostanza, avere a che fare con il potere; e allora capire quali sono i comportamenti tipici di questo potere diventa il primo obiettivo per il lobbista professionale. In estrema sintesi, infatti, il nostro lavoro consiste nel decifrare i comportamenti del potere per fornirgli le informazioni che ne possono modificare orientamenti e decisioni.

René Girard nel suo libro dedicato a Shakespeare – la cui lettura è consigliata per chiunque voglia capire di più sulla natura del potere – critica coloro i quali ritengono sia impossibile ricostruire le intenzioni di poeti e drammaturghi: “uno scrittore di commedie scrive avendo in mente certi effetti comici, e se noi non li comprendiamo non possiamo mettere in scena con efficacia la sua opera.” Allo stesso modo, anche il lobbista deve conoscere come un potente scrive le sue trame e quali sono gli effetti che ha in mente se vuole controbatterlo in modo efficace.

Quale è questa natura del potere? Possiamo pensare al potere come ad un ‘gioco strategico’ dove soggetti più o meno numerosi (politica, burocrazia, operatori economici, sociali e per finire con i media e la magistratura) si incrociano in un numero indefinito di punti di incontro, scontro e focolai di instabilità, ognuno di loro mettendo in campo delle forze per affermare le loro visioni, per imporre le loro decisioni e ottenere il consenso necessario per consolidare il proprio dominio.

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n. 1/2015 – L’attività di lobbying nella Terza Repubblica

Il prossimo anno tutti i passaggi della riforma costituzionale dovrebbero essere conclusi e, sempre nel 2016, dovrebbe entrare in vigore la nuova legge elettorale. Assistiamo quindi a profondi cambiamenti che incideranno notevolmente sulla rappresentanza di interessi. Ci attende una radicale trasformazione dell’assetto istituzionale che si riverserà, inevitabilmente, sulle modalità con cui svolgere le attività di lobbying.

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